Ecco un’altra domanda che molti si pongono, per molti di voi potrà sembrare una domanda stupida ma per altri non lo è affatto, ovvero, in un rapporto anale, lo sperma espulso che fine fa?
Moltissimi uomini trovano molto eccitante il fatto di poter esplodere all’interno dell’ano di una donna, il poter restare all’interno durante tutta l’eiaculazione li fa sentire molto maschi e potenti, lo vedono come un segno di dominazione e di appartenenza.
Nella maggior parte dei casi lo sperma espulso all’interno dell’ano viene a sua volta espulso subito dopo, questa pratica eccita moltissime persone che dopo averlo fatto vogliono vedere il loro seme fuoriuscire dalla donna, in altri casi, viene sempre espulso, ma in un secondo momento.
In casi di normalità o sanità fisica lo sperma depositato nell’ano non crea problemi di salute ma può essere veicolo di infezioni che comunque si possono riscontrare anche in rapporti vaginali o anche orali.
Il fatto che può essere veicolo di infezioni è riferito al discorso sanità, cioè se uno dei due partner non è in buona salute e quì posso fare tranquillamente riferimento all’HIV.
In questo caso la malattia può essere trasmessa con qualsiasi tipologia di rapporto, sia esso vaginale, anale o orale.
Lo sperma di per se non reca alcun problema a livello intestinale, non ne altera neanche la flora batterica intestinale, forse il caso è contrario perchè se si verificano delle lesioni sul pene, durante la penetrazione anale queste potrebbero venire sollecitate e si potrebbero irritare e logicamente nell’ano può esserci il contatto con le feci.
Facciamo presente che comunque la penetrazione anale non rientra nella normalità, l’ano non è concepito per ricevere una penetrazione come di solito avviene con la vagina che per natura è adatta a tale pratica.
In alcuni casi infatti si è verificato il blocco del pene all’interno dell’ano della donna e la dilatazione anale non dovrebbe mai superare determinati canoni fisiologici oltre il quale lo sfintere potrebbe incorrere in alterazioni gravi nel tono muscolare, in casi estremi il soggetto potrebbe diventare incontinente.